Confimprese prevede 3700 posti di lavoro nell’abbigliamento
Dall’abbigliamento alla ristorazione: sono quasi 3.700 i posti di lavoro che nel corso dell’anno saranno offerti in questi settori, tra nuove aperture dirette o in franchising, dalle imprese associate a Confimprese. A dirlo è l’edizione 2016 del Rapporto che evidenzia una crescita del 18% delle inaugurazioni, pari a poco più di 900 negozi. L’abbigliamento, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore, si conferma il settore numero uno per le nuove aperture, seguito dall’alimentare con 159 nuovi locali, in cui lo street food si conferma tra le nuove tendenze del comparto, commenta Mario Resca, presidente di Confimprese. Per le aziende che investono si tratta di continuare nei piani di sviluppo della rete commerciale e la necessità di lasciarsi alle spalle la lunga crisi dei consumi. |
Il viaggio in questo tourbillon di opportunità inizia con le oltre cento nuove aperture pianificate da Yamamay e Carpisa (gruppo Pianoforte Holding) tra negozi monomarca e shop in shop. La necessità per ogni store , in media, è di 4 o 5 addetti. Camomilla punta invece sull’internazionalizzazione e la clientela travel retail, quella di passaggio in stazioni e aeroporti, con l’obiettivo di aggiungere 15 punti vendita al suo network; anche previsto il rafforzamento nei centri storici delle principali aree metropolitane. Per Piazza Italia sono in arrivo una quarantina di punti vendita che richiedono in media uno staff di una dozzina di persone. Questa insegna del fast fashion vuole anche puntare su un nuovo brand, IntelliGent store, che si sviluppa su una grande superficie di circa tremila metri quadri e richiede 24 addetti alla vendita. Per Tally Weijl, altro network del fast fashion, i piani 2016 prevedono l’apertura di 30 negozi che creeranno 120-150 nuovi posti di lavoro.